11 marzo 2018

BISOGNO DI PAROLE BUONE, SALUTARI



COLTIVARE L'ENTUSIASMO, DONANDO FIDUCIA




Più fragile di un bimbo appena nato è l'entusiasmo, eppure nessuna energia umana è più potente.
È l'entusiasmo a farci sconfinare oltre il recinto dell'ovvietà e darci il coraggio di lanciarci verso un qualcosa per cui valga la pena di piangere e di ridere, quel qualcosa che trasforma il senso di tutto.
È l'entusiasmo a riaccendere la speranza, a farci credere che domani sarà un giorno da vivere con gioia.
È l'entusiasmo che ci fa vedere con occhi nuovi persone e cose e può rinnovarci nel profondo dell'essere.
È l'entusiasmo che dilata i nostri orizzonti, che ci fa credere in noi stessi, aiutando altri a vivere in pienezza.
Dovremmo allenarci a coltivare l'entusiasmo, a farlo crescere in noi e contagiarlo a chi ci sta intorno.
Dovremmo diventare seminatori di entusiasmo, ossia seminatori di vita, donatori di parole buone, salutari, capaci di liberare noi stessi e gli altri dal torpore dell'indifferenza e del disincanto, perché chi spegne l'entusiasmo, anche se fisicamente vivo, è già morto dentro.

Le facce tristi, le dita puntate, le voci minacciose, le critiche sterili, i rimproveri mortificanti, le parole violente sono segnali inconfutabili di personalità immature e distorte, che portano in sé cenere e fumo, inquinando l'ambiente in cui abitano, le persone e le cose.
Al contrario le “parole buone”, dolci e lievi come una carezza, purificano mente e cuore e rinvigoriscono le "mani infiacchite e le ginocchia vacillanti".

Sì, abbiamo bisogno di parole salutari da ascoltare e da donare, parole a cui aggrapparci perché la vita è un'avventura da vivere con entusiasmo responsabile, perché nessuna briciola d'amore, nessun frammento di bellezza vada perduto.

È parola di gioia, parola salutare la parola di Giovanni: "Dio ha tanto amato il mondo e ogni creatura..."
E se lo ha fatto Lui... forse, qualche "parola buona" in più, qualche parola ri-conoscente [= che riconosce la bontà-bellezza dell'altro] potremmo donarla anche noi...

«Dio ha tanto amato il mondo…» Vangelo di Giovanni 3, 16
IV Domenica di Quaresima, Domenica Laetare.

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