22 marzo 2020

INVECE DI CONTARE I MORTI PROVIAMO A FARE SBOCCIARE QUALCHE SEME DI SPERANZA

NO agli sterili bollettini di morte.
SÌ a tutto ciò che può alimentare la nostra vita interiore.
Niente piagnistei, più impegno ad essere presenti e operativi, ognuno come può e come sa...

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Stamani un'amica (credente?!) mi ha inviato un testo di cui copierò solo qualche passaggio, da leggere per comprendere da dove, perché e come sia scaturita in me questa risonanza che desidero condividere.
Parte del brano inviatomi l'ho ricopiato in calce al mio testo.







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NO,
oggi e neppure ieri ho contato i morti...
No, oggi e neppure ieri ho seguito i "bollettini di guerra"...
No, oggi come ieri ho scelto di non vedere le bare, i camion, le corsie ansimanti di paura, di sangue e di impotenza...
Non serve, non mi serve, non mi aiuta alla resistenza... Accresce il senso di impotenza contare i morti, guardare le bare, soffrire in modo sterile.
No, già mi basta sapere che siamo dentro una catastrofe e che siamo chiamati ad essere testimoni della Vita.
È già difficile, è un miracolo resistere e manifestare la fede nella Resurrezione.
, anche oggi
- ho pregato le Lodi videochiamando gli amici soli;
- ho seguito qualche liturgia online pregando per i non credenti;
- mi sono impegnata a inventare qualcosa per riunire anche solo virtualmente gli amici, i conoscenti, le persone più fragili; questo posso fare e questo m'impegno a fare, anche se con molta fatica e sapendo che è una goccia in un oceano di sofferenza...
- ho preparato pranzo e cena ringraziando, al pensiero di quanti non hanno come cibarsi;
- ho abitato la mia casa con la consapevolezza riconoscente di avere uno spazio dove vivere;
- ho detto "grazie" per tutto ciò che ho e posso vivere.
Sì, anche oggi ho meditato sulle tante parole di resistenza che il Gesù mi ha insegnato:
-Talità Kum! Alzati!
Alzati, non piangere e risolleva qualcuno, "prenditi cura" di chi puoi, senza disperdere energie o rammaricarti per ciò che non puoi fare... 
La Parola riecheggia chiara, forte, propositiva:
- Donna perché piangi?
- Ma non lo sapevate che il Figlio dell'uomo doveva soffrire e poi risorgere?
- Se aveste fede...
- Coraggio, non temete! Io sono con voi...
- Andate ed annunciate la buona novella
- E non ci sarà più lacrima né pianto né morte, perché le cose di prima sono passate...
- Io faccio una cosa nuova, ma come, non ve ne accorgete?
È vero, "siamo  tribolati da ogni parte", ma non sarà certo guardare di continuo immagini di sofferenza, contare il numero delle bare, non sarà l'eccesso d'informazione, il chiacchiericcio banale, infido e, ancor meno, le sterili polemiche sulle scelte indicate dalle istituzioni a ridonare la vita ai morti, la forza a chi combatte negli ospedali, a chi si trova in gravissime situazioni da affrontare.
Forse può aiutare di più che "tenersi aggiornati", meditare la parola di Paolo (Seconda lettera ai Corinzi, 4, 8-9:Siamo "tribolati, ma non schiacciati;  sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati".Occorre fare il possibile per non lasciarsi schiacciare da questa catastrofe e potremo riuscirci se faremo emergere in ciascuno di noi:
- lo spirito di solidarietà anziché l'egoismo
- il senso di responsabilità per il bene comune, invece del pressappochismo e/o l'inerzia
- il rispetto della vita in ogni sua forma
- la partecipazione, per sentirsi meno soli e impegnarsi a creare spazi, anche solo virtuali, di sostegno e di condivisione della Bellezza in ogni sua declinazione, per alimentare la vita interiore nostra, di chi ci sta accanto, di quanti possiamo raggiungere.
Forse, meno televisione e più impegno per gli altri nella benevolenza e creatività accrescerebbe le "difese immunitarie"...
Se è vero che non si può gioire vedendo/sapendo la sofferenza che incombe sulla vita di tanti è altresí vero che è sterile gettarsi a mare per tentare di salvare annegati già morti. 
A ciascuno di operare con coerenza e generosità per fare ciò che può e ciò che sa per arginare malattia, male, sofferenza e far brillare un'umile luce per scaldare i cuori e illuminare, anche solo un po', il buio in cui tutti siamo immersi. 
A tutti noi, buon servizio, buona rinascita e aiutiamoci a far sbocciare qualche sorriso intorno noi.
Tutti possiamo essere annunciatori veraci della PRIMAVERA.


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No, oggi no,
non ho ascoltato lectio,
non ho visto messa,
non ho letto meditazione dell'assistente,
oggi ho detto:
Santa madre deh voi fate
che le piaghe siano impresse
nel mio cuore.

No, oggi no,
non ho ascoltato lectio,
non ho visto messa,
non ho letto meditazione dell'assistente.
Oggi detto:
Padre nostro, sia fatta la tua volontà.
Sì, la volontà
che nessuno dei familiari
può seppellire e dare l'ultimo saluto.
Caricati su camion militari
lontano dagli affetti.
627 corpi mi hanno detto
parole di Vita.
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