12 giugno 2023

Per una fraternità possibile

Un mio testo dedicato a Biagio Conte, inserito nella Rassegna di Scritture 2023 dal titolo LA VITA, SEMPRE, promossa dall’Associazione Partecipalermo.

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 Dov’è la disperazione
ch’io porti la speranza.
Francesco d’Assisi


Si vive la vita”, “ha tutto”. Così si usa dire di qualcuno a cui, almeno in apparenza, non manca nulla.
      Ma lui sapeva di non essere “vivo”. E quel che aveva lo lasciò, per cercare la sua vera vita. Lasciò persone e cose, andò via, si nascose, cercò, digiunò, pregò e qualcosa avvenne.
    Quando sogni e speri la Luce arriva, anche se accompagnata quasi sempre dalla Croce. «Per crucem ad Lucem». E allora prende forma l’Amore vero.

Si ritrovò col suo cane "Libertà" in quel di Assisi. Capì, accolse, accettò, ritornò a Palermo. E fu una nuova nascita. Una rinascita.
  Trent’anni vissuti per gli altri a combattere per la giustizia contro ogni forma di indifferenza, per stare accanto agli ultimi della terra, facendosi uno di loro, dando voce a chi non ha voce, a chi non ha nulla.
 Fu padre, fratello, amico di chiunque avesse bisogno.
  Carezzava le piaghe dei sofferenti con i suoi occhi di cielo e avvolgeva col suo benevolo silenzio e con il suo sorriso le ferite sanguinanti del corpo e dell’anima dei diseredati che incontrava sul suo cammino.
    La Stazione centrale fu la prima tappa. Pasti caldi, coperte e accoglienza.
    Poi la Missione di via Archirafi prese forma. E la sede femminile di via Garibaldi.
    Digiuni prolungati, eremitaggio ed estenuanti pellegrinaggi per dar corpo ai suoi sogni di umanità.
   Fu un combattente pacifico, ma col suo bastone parlante era capace di sferzare l’ignavia di tanti. Paziente e temerario.
   Per anni «voce nel deserto», spesso circondato dalla derisione o da una polemica incomprensione. Per molti, nient’altro che un visionario. Per altri un pazzo.
    Ma lui camminava instancabile con i suoi sandali impolverati per le strade di Palermo e del mondo per scuotere le coscienze addormentate.
    A piedi, camminava. Con la croce. Con i suoi occhi sorridenti, per difendere i diritti di ogni essere umano e la sua passione per la vita, per ogni forma di vita. La natura, gli animali, l’arte, la musica e l’umanità, in particolare quella sofferente, dove ritrovava il volto del suo Gesù.
    Con sguardo profondo e disarmante raccontava il Vangelo in modo credibile.
    Parlava col suo corpo: le sue mani toccavano membra ferite e insieme lavoravano per dare forma a “sogni” per migliorare la vita di molti, mentre i suoi piedi camminavano verso un Altrove. Ma non solo gesti né solo parole. Un sacro silenzio promanava dalla sua persona, costantemente immersa nella preghiera.
   Saio, Sandali, Sguardo, Sorriso, Sollecitudine. Straordinaria Semplicità della Speranza.
  Ed ecco che in fondo al budello dei Decollati prende forma un miracolo. Dopo innumerevoli incontri e scontri, in uno spazio abbandonato da decenni, nasce la Cittadella del Povero e della Speranza. Centinaia di persone oggi ci abitano e ci lavorano. Lì si respira la fraternità, unica declinazione della vita vera, perché «se ciascuno fa qualcosa insieme si può fare molto».
   Aveva fatto sue queste parole di Pino Puglisi, le aveva vissute, condivise e testimoniate. Chi lo incontrava sapeva bene che per lui non erano solo parole, ma il dinamismo della sua esistenza.
    Nonostante le difficoltà, gli ostacoli insormontabili e una sofferta solitudine lui fu – e lo sarà per sempre – un testimone e un seminatore di Speranza.
    A tutti lascia la responsabilità di essere più umani. Più accoglienti. Perché con la sua esistenza ha testimoniato quale sia il valore della vita, di ogni vita umana.
   Lui l’aveva compreso quanto fosse prezioso questo dono e per questo ha scelto di prendersi cura della vita di tanti.
    A bianchi o neri, uomini o donne, credenti e non, a persone senza futuro ha regalato la speranza di ritornare a vivere, e di vivere come fratelli.
    Mite e battagliero, realista e sognatore, testimone del primato della Vita, dell’Amore, di una fraternità possibile, lui…
    fratel Biagio.

                                                                                                            

Rassegna di Scritture pubblicata come ebook sfogliabile sulla pagina di Partecipalermo al seguente link:

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